03-07-2024
Sub Tutela Dei
Il giudice Rosario Livatino
"Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili" (Rosario Livatino). Nel 1979 Rosario Livatino diventò sostituto procuratore presso il tribunale di Agrigento e ricoprì la carica fino al 1989, quando assunse il ruolo di giudice a latere. Venne ucciso il 21 settembre 1990 sulla SS 640 Caltanissetta-Agrigento in corrispondenza del viadotto Gasena (in territorio di Agrigento) mentre si recava, senza scorta, in tribunale, per mano di quattro sicari assoldati dalla Stidda agrigentina, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa nostra. Il 21 dicembre 2020 papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle cause dei santi a promulgare il decreto riguardante il martirio In odium fidei, aprendo la strada alla sua beatificazione. La cerimonia di beatificazione si è svolta il 9 maggio 2021 nella Cattedrale di Agrigento, nell′anniversario della visita apostolica di papa Giovanni Paolo II nella città dei Templi Livatino è il primo magistrato beato nella storia della Chiesa cattolica. Il giorno 15 febbraio 2024, in concomitanza con le Giornate Bruniane 2024, 2024 è stata presentata nel palazzo Comunale di Nola, alla presenza di Autorità civili e religiose, la mostra itinerante dedicata al Beato Rosario Levatino ad opera della Libera Associazione Forense; è stata una proficua occasione per un confronto con magistrati ed avvocati sull figura del Beato, testimone di una fede autentica. La Camera Civile di Nola ha accolto con piacere l′invito rivoltole perchè questo evento - oltre a celebrare lemozionante ricordo di una figura straordinaria del ns. tempo - rappresenta una occasione imperdibile per la formazione forense e per portare nuova ispirazione per la crescita umana e professionale soprattutto in favore delle generazioni che non hanno vissuto direttamente l′epoca delle stragi di mafia degli anni 90. Non a caso lodierno evento è stato accreditato dal Consiglio dellOrdine degli Avvocati di Nola come materia obbligatoria perché la deontologia forense non può che rispecchiarsi nei valori del libero pensiero, dell′indipendenza, dell′autonomia e della lotta al sopruso che il confronto e lo studio di due personalità straordinarie come Giordano Bruno e Rosario Livatino va ad esaltare.